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Nuove regole in arrivo per lo smart working, come sarà il lavoro post covid?
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Lo stato di emergenza per covid si concluderà il 31 marzo e, anche se c’è già la proroga per smart working fino al 30 giugno, è già tempo di pensare alle norme future, visto che si tratta ormai di una realtà destinata a rimanere. Scopriamo, secondo le ultime notizie, quali saranno le nuove regole per lo smart working attualmente al vaglio del governo.

Proprio in riferimento alle nuove regole per lo smart working, infatti, la Commissione permanente XI Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge su “Disposizioni in materia di lavoro agile e di lavoro a distanza”. Si tratta, nel complesso, di 12 articoli che intendono modificare l’attuale normativa vigente sullo smart working.

Il disegno di legge in questione, che dovrebbe introdurre le nuove regole per lo smart working, modificherebbe la definizione stessa di lavoro agile, che si andrebbe a configurare come “una modalità di esecuzione della prestazione lavorativa nell’ambito di un contratto di lavoro subordinato, effettuata su base volontaria e con forme di organizzazione per fasi e cicli oltre che con l’utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività da remoto”, come viene specificato anche in un articolo di Leggioggi.it.

Per smart working, inoltre, si intende esclusivamente quell’attività lavorativa svolta fuori dall’ufficio per almeno il 30% dell’orario complessivo. Inoltre, sembra esserci convergenza sui punti che dovranno essere contenuti nei contratti collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni sindacali, i quali dovranno contenere e disciplinare i seguenti aspetti:

  • la responsabilità del datore di lavoro e del lavoratore per quanto attiene la sicurezza ed il buon funzionamento degli strumenti tecnologici;
  • il diritto alla priorità nell’accesso al lavoro a distanza in favore di lavoratrici e lavoratori nei tre anni successivi la conclusione del congedo di maternità/paternità, lavoratori con figli in condizioni di disabilità grave ai sensi della Legge numero 104/1992, lavoratori che assistono familiari con handicap grave o svolgono la funzione di caregiver familiare;
  • l’equiparazione del lavoratore in smart-working al personale in presenza in termini di trattamento economico e normativo, diritto alla salute ed alla sicurezza sul lavoro, sviluppo delle opportunità di carriera e crescita retributiva, diritto alla formazione, all’apprendimento permanente ed alla periodica certificazione delle relative competenze;
  • Il diritto a usufruire di ferie e permessi con le modalità previste da legge e contratti collettivi;
  • Diritto alla disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche, dalle piattaforme informatiche e da qualsiasi strumento e / o applicativo di comunicazione.
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