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In salita la domanda di affitti brevi e in particolare quella dei soggiorni medio-lunghi. Lo dicono gli ultimi dati di Halldis, storico operatore italiano specializzato in affitti brevi, secondo cui nel 2023, anno che ha visto la ripresa del turismo nel nostro Paese con oltre 445 mln di presenze, la richiesta di short-rental è aumentata del 15% e quella di mid-long term del 30%, confermando la tendenza del 2022. Ecco le principali tendenze degli affitti brevi in Italia, e quanto costa affittare casa nelle città più gettonate.

Affitti brevi, le città più gettonate

Nel settore degli affitti brevi, il giro d’affari è di quasi 1,5 mld, con 600.000 proprietà coinvolte, di cui quasi 120.000 gestite da operatori professionali (property manager). Gli immobili destinati a tale formula crescono in tutte le città italiane: 20mila a Roma (+17%), 18mila Milano (+10%), 10mila Firenze (+21%), 6.700 Venezia (+17%), 3.400 di Bologna (+10%) (dati elaborati da Halldis su fonti Assoturismo-CST, Istat, Scenari Immobiliari, Federalberghi Sociometrica, Comuni di Roma, Milano e Firenze).

“Le generazioni più giovani – afferma Vincenzo Cella, general manager Halldis - hanno meno propensione all’acquisto della casa perché immaginano un futuro lavorativo meno stanziale, con possibili spostamenti della propria residenza anche a causa di lavori meno duraturi. Le città metropolitane esprimono una maggiore richiesta di affitti medi e lunghi proprio perché offrono più opportunità professionali. Spicca Milano, ma anche città come Roma, Firenze e Bologna sono sotto pressione anche perché alle nuove generazioni del lavoro si affiancano anche professionisti affermati che operano per più mesi all’estero o decidono di abbinare occupazione e piacere (il cosiddetto bleisure, dall’unione di business e leisure) e gli studenti universitari fuori sede. I prezzi per i mid-long term - che, come ogni attività legata alle locazioni, dipendono dalla durata e dai periodi di stagione (alta, media, bassa) - mediamente sono la metà rispetto a quelle brevi, ma – è importante ricordarlo - le differenze possono essere diverse seguendo sempre le regole del mercato.”

Dove si prenotano più affitti brevi in Italia

Nel dettaglio del campione di Halldis, le prenotazioni per i soggiorni medio-lunghi dal 2022 al 2023 passano da 15 a 16 a Bologna, da 47 a 50 a Firenze, da 115 a 146 a Roma e da 150 a 187 a Milano. Da evidenziare la durata media: Milano (78 giorni media), Roma (89), Bologna (110), Firenze (78); durata media che dal 2022 al 2023 si dilata abbastanza nel caso di Bologna (da 61 a 110 giorni), Firenze rimane stabile, mentre diminuisce in modo lieve a Roma (da 99 a 89) e in maniera più sostenuta a Milano (da 103 a 78).

“Come property manager – dichiara Michele Diamantini, ceo Halldis – da diversi anni cerchiamo di mettere a fuoco questa domanda, capirne le necessità ed integrarle con quelle tipiche degli short rental (da meno di 30 giorni al fine settimana): chi soggiorna per un periodo medio-lungo apprezza più le comodità degli immobili e delle amenities di chi lo fa per uno breve. In questo senso anche i canali distributivi specializzati come Airbnb diventano partner importanti perché hanno logiche, costi e tempistiche diverse da quelle proprie dei portali per affitti brevi. Il residenziale in affitto in Italia è storicamente una prerogativa dei privati, tuttavia nuovi stili di vita, esigenze abitative e concentrazione nelle grandi città, attraggono sempre più investitori istituzionali. Per questo stiamo assistendo all’esigenza di creare un prodotto moderno che soddisfi le richieste degli utilizzatori e porterà nuovi importanti volumi di investimenti. Il settore è in crescita e sta vivendo una fase di organizzazione e miglioramento. L’obbligo per le piattaforme online di operare da sostituti d’imposta, finalmente esecutivo anche per Airbnb (nel 2022 sono stati versati 3,3 miliardi di euro allo Stato con la cedolare secca) è un passaggio di questa migliore regolamentazione, così come la normativa DAC7 e il processo di unificazione dei codici regionali in un unico nazionale CIN.”

Quanto costano gli affitti brevi in Italia

L’ADP (Average Daily Price, prezzo medio giornaliero) registra i seguenti valori: Milano (92 euro), Roma (95), di Firenze (98) e Bologna (52 euro), sale seppur in modo apprezzabile a Firenze (da 84 a 98 euro) e Roma (da 79 a 95 euro), modesto a Bologna (da 46 a 52 euro) mentre rimane stabile Milano (da 93 a 92 euro). La tendenza è in continuità con la situazione nell’Ue, che censisce un +0,8% dei prezzi degli affitti nel terzo trimestre 2023 (dati Eurostat), in continuità con il dato dal 2010 al 2023: +22%. Il mercato è condizionato dal forte aumento del costo del denaro e di conseguenza dei tassi di interesse, che rendono molto oneroso acquistare un immobile con un mutuo economicamente sostenibile.

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